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    24 Ago 2012

    Quanto investire nei conti di deposito

    di Pietro Di Lorenzo

    Uno degli errori più frequenti che commettono gli investitori alle prime armi è  operare sui mercati finanziari senza un  adeguata strategia di money/risk management e di asset allocation in grado di indicare quanta parte del capitale impiegare in investimenti Free risk e quanta allocare in asset class il cui rendimento è aleatorio. I modelli di Asset Allocation statici (Buy&Hold, Constant Mix ecc) mal si prestano in mercati altamente volatili come quelli attuali in cui è necessario avere un approccio più dinamico pronto a cambiare rapidamente l'allocazione di portafoglio, qualora le condizioni di mercato lo richiedano.

    Per questo è possibile usare un modello di Asset Allocation dinamica http://www.contosulconto.it/quanto-investire  in grado di indicare in maniera puntuale la quantità di capitale da mettere “al sicuro” in un conto di deposito e la parte di capitale che ci si può permettere di rischiare. Il principio di fondo è che l’asset allocation iniziale con l’andare del tempo deve modificarsi a seconda dei risultati dell’investimento rischioso: in particolare bisogna “premiare” l’area del portafoglio che ha lavorato meglio facendo confluire su di essa maggiori risorse.  Il ribilanciamento di portafoglio  avviene ogni 3, 6 o 12 mesi e permette di graduare l’esposizione al rischio in base ai risultati degli investimenti rischiosi: in sostanza più il valore del portafoglio di investimento si incrementa più ci si può permettere di rischiare e viceversa.

    Per utilizzare il modello è sufficiente rispondere a 5 domande, che rappresentano i parametri in base al personale profilo di investimento ed al grado di sopportazione del rischio, il che rende possibile costruire un piano di allocazione dinamica delle risorse personalizzato ed aderente alle proprie esigenze di investimento. Il pregio del modello è quello di consolidare i guadagni durante le fasi positive e di limitare le perdite in fasi di drawdown ovvero di minimizzare i rischi senza però dover rinunciare ai profitti derivanti dall’attività più speculativa. Il punto di forza è quello di  focalizzare le risorse nell’area del portafoglio che produce risultati migliori, valorizzando l’attività del trader vincente e a smorzando gli entusiasmi dell’investitore non in grado di produrre profitti. Per conoscere nel dettaglio il funzionamento: http://www.youtube.com/watch?v=ZxX8weMHFsU